martedì 18 novembre 2008

PIANIFICAZIONE DIDATTICA

Tema: FESTE E FESTIVITÀ



Materia: Tedesco

Destinatari:
2a classe di un liceo linguistico

Livello: A2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue
(Riesce a comprendere frasi isolate ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza, ad es. informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro. Riesce a comunicare in attività semplici e di routine che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. Riesce a descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati).

Periodo: Novembre

Ore curriculari: 4h settimanali

Obiettivi formativi:
  • comportamento adeguato alla scuola;
  • consolidamento della capacità di relazionarsi;
  • autonomia nel lavoro;
  • responsabilizzazione;
  • collaborazione, solidarietà, tolleranza;
  • uso autonomo e corretto degli strumenti di lavoro;
  • capacità di sintesi;
  • esposizione adeguata;
  • utilizzo consapevole delle regole.

Abilità: comprensione orale (Hören), produzione orale (Sprechen), comprensione scritta (Lesen) e produzione scritta (Schreiben).

Obiettivi:

1. Comunicazione:
  • parlare delle principali festività;
  • saper interagire in modo semplice in situazioni legate alle feste e festività;
  • comprendere specifiche informazioni contenute in siti web relativi a feste e festività.
2. Lessico:

  • feste e festività;

3. Grammatica:

  • il pronome personale al dativo;
  • la costruzione della frase: dativo-accusativo;
  • ripasso dei verbi che esprimono "piacere" (mögen, schmecken, gefallen, etwas gern tun).

Prerequisiti grammaticali:

  • i casi accusativo e dativo;
  • i pronomi personali al caso nominativo e accusativo;
  • chiedere, dire e comprendere la data;
  • i verbi che esprimono "piacere" (mögen, schmecken, gefallen, etwas gern tun).

Prerequisiti culturali: conoscenze delle principali festività.

Prerequisiti tecnologici: competenze base nell’uso del computer e di Internet.

Metodo: induttivo-comunicativo

Le principali caratteristiche dell’approccio comunicativo sono le seguenti:

  • centralità del discente e dei suoi bisogni comunicativi;
  • insegnante come facilitatore del processo comunicativo. L'insegnante ha un ruolo importante che è innanzitutto quello di pianificare le attività e di dare allo studente gli strumenti che gli permettano di imparare facendo;
  • importanza non solo della correttezza formale (competenza linguistica), ma anche della competenza comunicativa, sociolinguistica e pragmatica;
  • visione non drammatica dell’errore, inteso come elemento ineludibile del processo di apprendimento;
  • passaggio dall’insegnamento ex cathedra all’apprendimento collaborativo (cooperative learning) che permette agli studenti di interagire tra loro;
  • diritto al libero apprendimento seguendo intuizioni ed ipotesi personali (metodo induttivo). Pertanto lo studente svolge un ruolo molto attivo, nel senso che apprende per mezzo dell’esperienza personale e della scoperta, non attraverso la memorizzazione passiva dei concetti;
  • uso dei materiali autentici;
  • sviluppo di tutte le quattro abilità primarie (ascoltare e parlare, leggere e scrivere);
  • diversificazione nella tipologia di attività da proporre agli studenti;
  • ambiente sereno in cui la motivazione della classe possa essere mantenuta alta non solo attraverso il lavoro, le attività proposte, ma anche attraverso il come questo lavoro viene svolto: provando piacere nel fare e nello stare insieme (Serra Borneto 2002, p.168).

Durata: 6h da 50 min + 2h esposizione orale + 1,5h verifica

Strumenti e materiali didattici:

Lavagna. Supporto didattico per antonomasia, la lavagna continua ad essere pressoché insostituibile.




Lavagna luminosa. Sono molteplici gli usi che se ne possono fare: da un utilizzo in alternativa alla lavagna con gesso per scrivere sul momento, a uno per la presentazione di materiale preparato in precedenza. È particolarmente indicato in presenza di classi numerose o quando si ritiene che la fotocopia non porti agli stessi risultati di concentrazione (Mezzadri 2003, p.71).

Laboratorio linguistico. Rispetto al semplice audioregistratore permette un ascolto non disturbato da interferenze esterne e un’autonomia di lavoro in termini di ritmo di avanzamento. Inoltre dà la possibilità agli studenti di parlare contemporaneamente senza sovrapporsi l’uno sull’altro. Il laboratorio linguistico costituisce, dunque, una risorsa importante per l’insegnamento, anche se la sua rigidità impone ritmi che non si accordano in maniera armonica con la moderna pratica glottodidattica. Infatti, un uso ottimale del tempo della lezione porta a integrare la maggior parte delle componenti del percorso di educazione linguistica, di cui solo una è l’ascolto, all’interno della stessa sessione di lavoro. Se si intende rispettare i principi glottodidattici non è pensabile riprendere in un secondo momento attività di ascolto previste all’interno dell’unità didattica o rimandarle a quando si ha accesso al laboratorio linguistico. Pertanto la soluzione è il registratore portatile che, nonostante la sua qualità non sia sempre buona, permette di rispettare correttamente lo sviluppo della lezione. Ovviamente, le stesse considerazioni fatte per quanto riguarda il laboratorio linguistico valgono anche nel caso in cui l’istituzione non abbia acquistato un numero sufficiente di registratori portatili (Mezzadri 2003, p. 72).

Laboratorio informatico. Il computer permette allo studente non solo di reagire agli stimoli che riceve, ma anche di interagire con esso. Un aspetto positivo riguarda ad esempio lo sviluppo dell’abilità di scrittura; infatti, l’esercitazione morfologica e sintattica può essere svolta dagli studenti in un rapporto diretto con il computer, che segnala subito l’esito dell’attività. Pertanto l’esito positivo risulta gratificante e motivante e l’errore non viene stigmatizzato con un giudizio negativo, magari dato davanti a tutta la classe.

Internet come risorsa di materiali autentici. L’uso dei materiali autentici risulta necessario per poter inserire la lingua nel suo contesto culturale e per comprendere i valori etici e sociali di un popolo (Serra Borneto 2002, p.316).

Realia (fotografie). Le fotografie, come tutti i materiali autentici, vengono utilizzate per stimolare maggiormente gli studenti e per attivare le loro preconoscenze.



Fotocopia con materiale preparato dall’insegnante.





Modalità di lavoro:

  • Lavoro individuale (Einzelarbeit). Questa modalità di lavoro viene utilizzata soprattutto durante l’ascolto, la lettura e le attività di semplice riproduzione.
  • Lavoro in plenaria (Plenum). Solitamente in plenaria vengono corretti gli esercizi e gli eventuali errori che l’insegnante si era appuntato mentre “girava tra i banchi” ascoltando i lavori a coppie e di gruppo. In plenaria vengono anche analizzati e messi in comune i risultati dei lavori di gruppo.
  • Lavoro a gruppi (Gruppenarbeit). Il lavoro a gruppi incoraggia ancor più del lavoro a coppie un atteggiamento collaborativo caratterizzato dall’assunzione di responsabilità nei confronti di più persone che fanno parte del gruppo. Inoltre fornisce maggiori possibilità di interazione, poiché può contare sulla partecipazione dinamica di più individui. È un ottimo banco di prova per lo sviluppo di capacità di interazione e per la crescita dell’autonomia del discente. Gran parte del successo dell’attività dipende dalle capacità del docente di organizzare in maniera corretta il gruppo. Durante lo svolgimento delle attività l’insegnante osserverà i gruppi, interverrà per aiutare in momenti di difficoltà, cercherà di bilanciare le varie personalità all’interno dei gruppi e incoraggerà il gruppo a gestire il proprio lavoro in un’ottica collaborativa e di negoziazione.
  • Lavoro a coppie (Partnerarbeit). Con il lavoro a coppie lo studente è chiamato a un ruolo attivo, volto alla realizzazione di atti comunicativi, può trovare nel compagno e nella modalità stessa di lavoro la possibilità di superare diversi filtri affettivi e può determinare meglio la velocità e la modalità dell’apprendimento. Come per il lavoro a gruppi, anche in questo caso l’insegnante è chiamato ad un’attenta verifica dell’equilibrio all’interno della coppia. Durante lo svolgimento delle attività l’insegnante evita di intervenire immediatamente appena sentito l’errore, interrompendo il lavoro della coppia. Solamente ad attività terminata, in plenaria, l’insegnante corregge eventuali errori.

In un corretto approccio didattico è consigliabile non un uso esclusivo di una delle modalità di lavoro, ma un utilizzo attento di tutte le modalità che l’insegnante ha il compito di dosare con sapienza e accuratezza (Mezzadri 2003, pp. 81-84).

Tecniche di lavoro:

  • Associogramma. L’associogramma è una delle tecniche utili a elicitare le preconoscenze in maniera organizzata.
  • Abbinamento parole chiave-foto.
  • Domande.
  • Role-taking. Come suggerisce il termine, si tratta di assumere i ruoli già previsti da un dialogo precedentemente affrontato, introducendo alcune modifiche nella situazione (Balboni 2007, p. 56).
  • Scelta multipla: i ragazzi devono sottolineare le parole che sono nominate nei rispettivi testi ascoltati.
  • Cloze con focus grammaticale. Nel nostro caso gli studenti devono inserire il pronome personale nel caso e nella declinazione corretta.
  • Traduzione.

Le attività inerenti allo sviluppo delle abilità di ascolto e lettura sono strutturate in modo tale da accompagnare lo studente da una comprensione globale ad una più analitica e dettagliata.

Gli esercizi di fissazione e uso delle strutture sono proposti in modo graduale, seguendo un ordine di difficoltà crescente.

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