domenica 16 novembre 2008

LE NUOVE TECNOLOGIE E L’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA

L’insegnamento della lingua straniera ha saputo adattare al proprio contesto le più importanti tecnologie nell’ambito della comunicazione: l’audioregistratore, la televisione, la radio, il videoregistratore, il laboratorio linguistico e il computer.
Dalla metà degli anni `90 le nuove tecnologie hanno quindi arricchito il panorama della glottodidattica e hanno permesso di “svecchiare l’insegnamento della lingua creando un nuovo ambiente di lavoro pur nel solco della tradizione, cioè innestandosi su un tessuto che è quello dell’approccio comunicativo nella sua dimensione umanistico-affettiva” (Mezzadri 2003, p. 340).
Secondo Mariani (2000), proprio in quanto strumenti del loro tempo, gli studenti sono fortemente motivati quando sono sollecitati all’uso delle nuove tecnologie che:

  • Aumenta la motivazione, come si vede dall’intensità e dalla durata del contatto dello studente con la macchina;
  • Facilita l’apprendimento attivo ed esperienziale per i contesti concreti e le opportunità di ristrutturazione della conoscenza che introduce;
  • Attua un approccio centrato sul discente, grazie all’interattività e dunque alla possibilità di scelta;
  • Promuove l’individualizzazione, in particolare il rispetto degli stili e dei ritmi personali di apprendimento, attraverso la varietà e la flessibilità delle proposte;
  • Realizza un apprendimento più efficace e produttivo.

Ovviamente, come sostengono Porcelli e Dolci (1999), le nuove forme di insegnamento-apprendimento e l’impiego delle tecnologie hanno un impatto anche sul ruolo dell’insegnante, che non risulta sminuito o eliminato come alcuni temono, ma investito e arricchito di nuove competenze tecniche e didattiche, di capacità organizzative e di osservazione in passato non richieste o comunque non indispensabili.

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